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Sospesi tra terra e mare, in Località Prelato (l’insediamento collinare settecentesco nei pressi di Fano in provincia di Pesaro-Urbino), l’azienda biologica a conduzione familiare Crespaia coltiva Bianchello e Sangiovese, inserendosi nella produzione delle due DOC di questo territorio: il Bianchello del Metauro DOC e il Colli Pesaresi Sangiovese DOC. L’azienda è composta da quattro persone: Rossano, il proprietario e produttore; sua figlia Cecilia che oltre ad affiancare attivamente il padre si occupa di marketing, export ed eventi; Andrea che gestisce la vigna e Shayle l’enologa. Il nome Crespaia è la crasi tra cresta (dell’onda) e l’aia (contadina). L’azienda sorge a 3 km dal mare ad un’altitudine di 150 metri e questa particolare vicinanza al Mar Adriatico dona ai vini dei caratteri unici. Le vigne, tutte in collina e rivolte da Sud a Nord, vengono attraversate dolcemente dai venti marini. Ed è proprio da questa conformazione territoriale che prende vita il nome “Crespaia”: tra la cresta dell’onda del mare, che dona ai vini salinità e l’aia contadina, che protegge i vigneti dai venti. Terra e mare si uniscono così in una continua dialettica ambivalente, tutta marchigiana. Crespaia si muove all’interno del mercato del vino attraverso la parola d’ordine qualità (e non quantità). Questa sapienza contemporanea affonda le proprie radici nella tradizione vitivinicola e il prodotto che ne deriva è un prodotto rappresentativo del territorio: trasversale, duttile, giocoso, che copre tutto il pasto. La punta di diamante dell’azienda Crespaia però è sicuramente il Bianchello del Metauro DOC Superiore Chiaraluce. Grazie a realtà come Crespaia, ambasciatrice del Bianchello elegante, questo territorio e le Marche in generale stanno riscoprendo una nuova età dell’oro.